Approfondimento: Ortodonzia Infantile

L’ortodonzia infantile si occupa della diagnosi e terapia delle anomalie scheletriche e dentali dei pazienti in via di sviluppo. Lo scheletro del bambino infatti si sviluppa e cresce durante la pubertà; La crescita scorretta, sia in termini di direzione che di quantità delle ossa mascellari, può determinare delle discrepanze fonti di molte anomalie; si possono infatti sviluppare malocclusioni e o semplici disallineamenti, che in futuro possono portare sia a problemi funzionali dell’articolazione temporomandibolare, sia a disarmonie estetiche.

In età infantile e prepuberale quindi l’ortodonzia si occupa di valutare il potenziale di sviluppo delle ossa della faccia del piccolo paziente e di guidarle verso uno sviluppo armonico. Per fare questo è indispensabile ricorrere a radiografie dello scheletro, (teleradiografia e ortopanoramica) per valutare e misurare lo stato della crescita facciale. Lo specialista esegue vere e proprie misurazioni (cefalometria) per ottenere una valutazione oggettiva dello stato osseo del paziente. Bisogna sottolineare come l’ortodonzia infantile, agendo prima della completa ossificazione delle ossa mascellari esplichi un’azione unica e irripetibile sullo sviluppo del cranio del bambino. Quindi una corretta terapia ortodontica prepuberale permette di minimizzare il rischio di future discrepanze osse e di disallineamenti nelle arcate dentali. L’ortodonzia infantile si serve sia di apparecchi ortodontici mobili che di apparecchi fissi, che saranno scelti a seconda dei casi e della collaborazione dei pazienti. In alcuni casi specifici è possibile ricorrere anche all’ortodonzia invisibile, laddove la collaborazione del paziente risulti adeguata. Al termine dello sviluppo puberale, si deciderà quindi se è opportuno correggere e rifinire l’allineamento finale dei denti, armonizzando in maniera stabile i risultati ottenuti con la fase ortodontica prepuberale. In definitiva quindi la terapia ortodontica dei bambini si compone di due fasi:

  1. Fase prepuberale in cui si guida la crescita delle basi ossee creando arcate dentali adeguate per accogliere tutti i denti e con corretti rapporti fra di loro
  2. Fase postpuberale per correggere i disallineamenti dentali.

Risulta evidente che ogni paziente potrà avere bisogno solo di una delle due fasi o di entrambe. Lo specialista in ortodonzia potrà quindi dare le giuste indicazioni per inquadrare correttamente l’eventuale terapia. La prima visita ortodontica per un bambino è opportuno che si svolga intorno ai 6 anni quando iniziano ad erompere in arcata i primi molari definitivi e si può valutare effettivamente lo stato dei rapporti dentali

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