La Parodontite Cronica dell’Adulto, già conosciuta in passato come piorrea, è una patologia dei tessuti che legano i denti all’osso e alle gengive. Sostanzialmente, chi è affetto da questo problema vede ridursi i tessuti di sostegno dei denti, che gradualmente aumentano la loro mobilità fino ad essere persi. Negli anni passati poco si sapeva riguardo a questa patologia, per cui chi ne era affetto era destinato a una impari lotta che sfociava quasi sempre nella ineluttabile perdita dei denti. Tuttavia, con l’arrivo della biologia molecolare si sono compresi meglio i meccanismi per cui in alcuni soggetti predisposti accade che i tessuti dentali infiammati si ritraggano determinando la perdita dei denti.
In sostanza la malattia parodontale è dovuta ad una confluenza di fattori. Tutti noi, se non abbiamo cura della nostra igiene orale siamo destinati a sviluppare infiammazioni gengivali, a causa dei batteri presenti nella placca dentale. In alcuni soggetti predisposti, tuttavia, la risposta infiammatoria dell’organismo si manifesta come una aggressione da parte delle cellule immunitarie verso i tessuti di sostegno del dente. Tale aggressione, determinata da un comportamento errato del proprio sistema immunitario, determina la distruzione dei tessuti ossei e la perdita progressiva di sostegno dei denti. Si genera così inizialmente una tasca parodontale, che altri non è che un solco parodontale fisiologico, ma più profondo (oltre 3mm).Il progressivo aggravarsi della situazione determina la perdita dell’osso alveolare che si riassorve quindi attorno al dente Tale processo, ovviamente studiato in maniera più approfondita, va sotto il nome di malattia parodontale cronica dell’adulto. Alla luce di queste scoperte si è capito che esistono alcuni aspetti importanti per trattare questa malattia:
- Individuare i soggetti suscettibili; infatti solo una parte della popolazione manifesta questi problemi. Ciò è legato al fatto che esiste una familiarità nel comportamento delle cellule dell’immunità responsabili dell’aggressione all’osso di sostegno (alveolare)
- Ridurre la presenza di batteri nel cavo orale. Anche in pazienti suscettibili, nulla accadrebbe se non vi fossero i batteri ad attivare la risposta immunitaria “eccessiva”. In tal senso è necessario che chi apprenda di essere suscettibile a tale problema comprenda chiaramente la necessità di non trascurare mai l’igiene orale per prevenire tale problema.
- Modificare alcune abitudini scorrette. Il fumo in particolare è responsabile di un peggioramento di tale condizione. Ciò non avviene perché “il fumo fa formare tartaro” come si pensa, ma perché il fumo altera in modo peggiorativo il comportamento delle cellule immunitarie rendendole più aggressive.
- Eliminare gli accumuli di tartaro. Infatti il tartaro, pur non essendo direttamente responsabile di questa patologia, facilita enormememente l’accumulo di placca batterica, riattivando i processi infiammatori responsabili della malattia parodontale.
Alla luce di queste considerazioni è evidente che il trattamento della parodontite non si può limitare alla semplice rimozione del tartaro di tanto in tanto, ma richiede un approccio più scientifico che permetta di arrestare il progresso della malattia in primis e che consenta, laddove ve ne sia possibilità, il ripristino del tessuto osseo perso. Purtroppo uno degli aspetto critici è la presa di coscienza da parte del pazienti affetti da questa patologia e che pertanto dovrnno avere attenzioni differenti da prima per preservare nel tempo i propri denti. La buona notizia però rispetto al passato, è che oggi l’odontoiatria sa perché i denti vanno persi e può far qualcosa per impedirlo, o quantomeno per ritardare questo spiacevole evento. Inoltre, studi recenti hanno scoperto che esiste una correlazione tra rischio parodontale e rischio cardiovascolare, concludendo che la prevenzione di problemi parodontali giovi anche alla riduzione del rischio cardiovascolare.
L’approccio corretto a questo problema comunque richede tempo e pazienza; tempo perché è necessario stabilizzare nel tempo la situazione impedendo il riattivarsi della malattia; pazienza perché è una patologia cronica che non guarirà mai e che dovrà sempre essere mantenuta silente. Fondamentale è il ruolo del paziente che può contribiure in modo determinante al successo terapeutico divenendo uno scrupoloso pulitore. L’odontoiatra quindi, avrà a disposizioni differenti soluzioni terapeutichea cui potrà ricorrere dopo un’attento studio preliminare del caso. Tale valutazione, non si conclude con una semplice visita, ma necessariamente prevede un controllo radiografico dei denti per visualizzare l’anatomia delle radici e dell’osso di sostegno e una misurazione quantitativa dello stato parodontale tramite un “sondaggio” che preveda di misurare la profondità delle tasche parodontali. Al termine di questo studio si potrà scegliere quale strategia intraprendere per curare chi è affetto da problemi parodontal:
- Terapia Causale: rimozione degli accumuli di tartaro, placca e tessuti di sostegno infetti, allo scopo di ridurre la risposta infiammatoria e la progressione della malattia. Tale approccio, è sempre necessario preventivamente ai prossimi tipi di approccio terapeutico e diviene necessario per garantire il mantenimento nel tempo dei risultati ottenuti.
- Terapia Chirurgica: Rimozione delle zone di tessuto di sostegno compromesse al fine di restituire un’anatomia favorevole ai tessuti ossei migliorando l’igiene e la mantenibilità nel tempo del paziente. Ovviamente tale approccio deve seguire una terapia causale che riduca lo stato infiammatorio e deve essere seguito nel tempo da terapie di mantenimento per evitare che si ripresenti il problema.
- Terapia Rigenerativa: Utilizzo di tecniche che prevedano al neoformazione di tessuto osseo laddove quello originale si era perso. Ovviamente tale terapia non è indicata in tutti i casi e richiede pazienti abili pulitori perché i risultati conseguiti durino negli anni.
Lo Studio Dentistico Nomentana si prende cura con molta attenzione di questi pazienti cercando di motivarli al mantenimento dei propri denti, tramite percorsi terapeutici individualizzati che accompagnano e seguono il paziente con problemi parodontali dalla diagnosi alla terapia al successsivo mantenimento dei problemi di ossa e gengive.
In particolare sono eseguiti:
- Valutazione Parodontale con sondaggi e radiografie intraorali
- Test di suscettibilità alla patologia parodontale e ai microorganismi parodontali
- Ablazione del tartaro
- Rimozione dei depositi di tartaro sottogengivali (Levigature o Courettage)
- Interventi di chirurgia ossea parodontale
- Interventi di rigenerazione ossea guidata (GBR)
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